Dura lezione di Guardiola a Klopp nel big match della 23esima giornata di Premier League. Gli Sky Blues vanno ad una velocità superiore e neanche i Reds, in flebile ripresa, riescono a contrattaccare alle bombardate della squadra prima in classifica. Un dominio che si accentua visti i pareggi di United e Leicester, le due dirette “inseguitrici”. Perché tra virgolette? Perché la classifica recita Man City a quota 50, a +5 dai concittadini e a +7 dalle Foxes, con una partita ancora da giocare.
I Reds ci provano, ma è il City a sfiorare il vantaggio con il rigore sbagliato da Gundogan al 37’. Passano quattro minuti e il VAR toglie un penalty a Salah ma è solo questione di tempo per vedere i Citizen a segno: minuto 49, Sterling fa quello che vuole e serve Foden, il giovane trequartista si fa però ipnotizzare da Alisson ma Gundogan è rapido e si fa perdonare dopo l’errore precedente. La partita sembra cambiare registro al 63’ quando Rubén Dias allarga troppo il braccio e Oliver indica nuovamente il dischetto: Salah realizza il suo 16esimo gol e regala una speranza a Klopp. Speranza che si sgretola al 73’ quando Gundogan firma la doppietta e tre minuti dopo Sterling, servito da Bernardo Silva, chiude a tripla mandata la gara con il 3-1. C’è gloria anche per Foden al minuto 83: Gabriel Jesus danza sulla trequarti e allarga per il 20enne che controlla e non ci pensa due volte a fulminare Alisson. Un poker definitivo che taglia le gambe al Liverpool, ora quarto a -10 dagli alieni in maglia azzurro cielo. Un abisso.
Risultato finale: 1-4
Liverpool (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Fabinho, Henderson (cap.) (85’ Tsimikas), Robertson; Thiago Alcantara (68’ Shaqiri), Wijnaldum, Jones (68’ Milner); Salah, Firmino, Manè (all. Jurgen KLOPP)
Manchester City (4-3-3): Ederson; Cancelo, Stones, Rubén Dias, Zinchenko; Bernardo Silva, Rodri, Gundogan; Mahrez (72’ Gabriel Jesus), Foden, Sterling (all. Josep GUARDIOLA)
Arbitro: Michael OLIVER
Ammoniti: Thiago Alcantara (L), Rubén Dias (M), Fabinho (L)
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