Ci voleva e ci vuole ancora tempo, ma la Juventus sta pian piano assimilando i meccanismi di Sarri.

Ieri sera a Torino si è vista un’ottima Vecchia Signora, che con un netto 3-0 ha portato a casa i primi tre punti del girone, dopo il pareggio di Madrid contro l’Atletico. Tre punti fondamentali per i bianconeri che ora guidano la classifica del gruppo D, assieme proprio alla squadra di Simeone. Tre punti arrivati dopo un’ottima prestazione, in fase offensiva, come dimostrano i tre gol realizzati, ma anche in fase difensiva.

Bonucci ha guidato alla perfezione una linea difensiva che si è mossa in maniera armoniosa sin dai primi minuti e, quando necessario, non ha fatto mancare qualche rimprovero, soprattutto nei confronti dell’ottimo Cuadrado, che dopo qualche sbavatura iniziale non commette più alcun errore e, preciso in fase difensiva, diventa determinante anche in fase offensiva, come nel caso del lancio per Higuain in occasione del gol dell’argentino. Anche De Ligt è in netto miglioramento. Qualche svarione ad inizio stagione era prevedibile per il gigante olandese, ma ieri l’ex-Ajax è stato pressoché impeccabile, annullando i tentativi degli attaccanti tedeschi. Chi, invece, è apparso meno sicuro è stato Alex Sandro che, in particolare nel primo tempo ha commesso un paio di errori in fase di ripartenza che avrebbero potuto creare qualche problema alla retroguardia bianconera, ma con l’aiuto dei suoi compagni di reparto e del centrocampo anche le sue sbavature sono risultate ininfluenti. L’aiuto del centrocampo è infatti risultato spesso fondamentale e, complice lo stile di gioco delle aspirine, i bianconeri hanno giocato con una difesa molto alta e, in fase di non possesso, molto corti, con i centrocampisti che hanno spesso recuperato palla, grazie alle interdizioni di Khedira e soprattutto Matuidi.

In mezzo al campo, però, il grande protagonista è stato ancora una volta Pjanic. Il bosniaco, dopo le reti in campionato contro Verona e Spal non si è ripetuto, ma ha ancora una volta diretto l’orchestra sarriana senza sbavature, smistando palloni da una parte all’altra del campo, andando incontro ai compagni e facendosi vedere costantemente, senza commettere errori. Un Pjanic così è sempre più fondamentale e determinante in questa Juventus e l’ex-Roma ne è consapevole: magari non toccherà i centocinquanta palloni richiesti da Sarri, ma tutti quelli che tocca li tocca alla perfezione.

Chi, invece, ieri è apparso meno fondamentale del solito è stato Cristiano Ronaldo. Il portoghese ha fallito almeno un paio di ottime occasioni, prima di trovare il gol che ha chiuso il match, ma questa Juventus si è dimostrata in grado di fare a meno del miglior CR7 e lo ha fatto grazie alla grande prova di Higuain e alle incursioni di Bernardeschi. L’argentino ha lottato su ogni pallone, pressato il portatore di palla e segnato un gran gol, prima di ritornare al servizio della squadra, sfornando l’assist per la rete di Bernardeschi ed infine uscire tra gli applausi dell’intero stadio. Il bomber argentino sembra essere in crescita, così come lo stesso Bernardeschi, che mette a segno la rete della sicurezza, dopo un primo tempo tra luci (in fase di recupero palla) e ombre (in fase di ripartenza). Questa Juve ha ancora ampi margini di miglioramento e a contribuire potrebbe essere anche Paulo Dybala, ieri entrato nel finale applaudito dai tifosi. L’ex-Palermo, se in forma e se dovesse riuscire ad essere più decisivo, sarà difficile da tenere fuori e se anche Higuain dovesse continuare a giocare e ad essere decisivo come ieri, forse l’ipotesi di un tridente con la coppia argentina e Ronaldo potrebbe non essere più solo un’ipotesi bellissima, non solo per chi siede al bar, ma anche per lo stesso Sarri. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 02 ottobre 2019 alle 13:45
Autore: Francesco Digilio
vedi letture
Print