Quanto è stato importante Mourinho nella decisione di venire qui?
"nell'ultimo anno al Chelsea ho giocato meno di quanto sperassi. E' stato importante parlare con Mourinho"

Pensi che la Roma possa vincere già un trofeo quest'anno?
"E' una bella domanda, ho parlato con Mourinho e Tiago Pinto mi hanno spiegato l'ambizione del club. Sono arrivato alla Roma non solo per fare gol, ma soprattutto per vincere dei trofei e speriamo di poterlo fare già da quest'anno. La Conference è un trofeo complicato, ma ci proveremo".

Preferisci giocare come prima punta o puoi giocare anche insieme a un altro attaccante come Shomurodov?
"A dire il vero non sono nato attaccante, nasco ala destra. Sono abituato a ricoprire più ruoli e a giocare con moduli diversi. Non ho giocato da centravanti e basta, dipende dagli uomini che il mister sceglie. A me spetta solo dare il massimo".

Come valuti la Serie A?
"Guardando giocare le squadre italiane ti rendi conto che sia un calcio tattico, le squadre difendono bene. Sono sempre messe bene in campo. In Premier League ci sono le grandi squadre che quando giocano contro le piccole le dominano sempre, in Italia c'è più equilibrato. Qui sono tutte buone e preparate".

Cosa rappresenta per te Mourinho? Che parole ha usato per convincerti?
"Ci tengo a dire che non sono qui solo per Josè, la sua presenza è stata importante ma ho sempre seguito la Roma. Ho avuto il privilegio di condividere lo spogliatoio al Chelsea con Palmieri e Rudiger e soprattutto Tony me ne parlava benissimo della Roma. Mourinho poi è un vincente e ha caratteristiche in cui mi ritrovo"

Sul sostituire Dzeko
"Sono concentrato sul mio calcio. Ho sempre cercato di aiutare la squadra che rappresentavo. Quando la Roma si è presentata ho spostato il mio focus. Indosserò la maglia nove di Dzeko, l'ho sempre seguito in tv durante la mia adolescenza. Tanto di cappello per quello che ha fatto qui, ora tocca a me colmare il gap ed è una bella responsabilità. Ma ho fiducia nelle mie capacità. Lukaku ha fatto il percorso inverso al mio, è tornato a Londra ma è un grande calciatore. Io sono comunque giovane, per me è un passo importante".

Come valuti il tuo impatto nella Roma?
"Devo dire che da quando sono arrivato i tifosi sono stati straordinari, così come i compagni e questo mi ha fatto sentire a casa. Veniamo da un periodo lungo come quello del Covid e io ho tanta voglia di giocare bene e offrire belle prestazioni per i tifosi. Sono una persona che quando arriva in una squadra ama sudare quella stessa maglia e lasciare il sangue".

Il Chelsea per te è un capitolo chiuso?
"Non sono una persona che guarda a queste cose o che si concentra sulle scelte del Chelsea che ha preso Lukaku. Il mio focus non è dimostrare che hanno sbagliato per poi tornare un giorno. Volevo uscire dalla mia zona di conforto. Volevo conoscere una nuova cultura e nuove idee calcistiche. Restare in Inghilterra sarebbe stato facile, ma ho preferito spiccare il volo altrove."

Sezione: Serie A / Data: Ven 27 agosto 2021 alle 13:34
Autore: Ruggero Torre
vedi letture
Print