Questa sera la nazionale italiana farà il suo esordio nelle qualificazioni all'Europeo itinerante del 2020; allo stadio Friuli di Udine affronterà la Finlandia. L'attenzione in questi giorni di vigilia è stata dedicata ad un giocatore in particolare, il predestinato Moise Kean, nato il 28 febbraio 2000. Il giovane attaccante di Vercelli ha già fatto il suo esordio in nazionale maggiore lo scorso novembre, nell'amichevole contro gli Stati Uniti, diventando il primo giocatore nato negli anni 2000 a giocare una partita nella nazionale maggiore. Ma questa sera il c.t. Roberto Mancini sembra essere intenzionato a schierarlo dal primo minuto, segnando così l'inizio di una nuova era del nostro calcio, con i giovani al comando. Gli addetti al lavoro, da qualche tempo, descrivono l'attaccante della Juventus come il futuro del calcio italiano, oltre che uno dei prossimi fuoriclasse a livello mondiale.

 

Andando a spulciare gli almanacchi delle partite degli azzurri abbiamo trovato l'ultima partita prima della nascita di Moise Kean. Si tratta di un Italia-Svezia del 23 febbraio 2000, un'amichevole giocatasi allo stadio La Favorita di Palermo (che divenne poi il Renzo Barbera nel 2002), in vista dell'Europeo che si sarebbe disputato in estate. Una gara che non diede alcuna indicazione al commissario tecnico Dino Zoff, malgrado la vittoria su misura grazie al gol segnato da Del Piero su rigore all'80'. Un successo su una formazione, che sarebbe stata poi un'avversaria nella futura rassegna continentale, fu di buon auspicio, ma il gioco fu così mediocre da parte degli azzurri, che non fece ben sperare. Furono operati ben sei cambi nel corso dell'incontro, senza ricevere alcuna indicazione positiva. Ci fu anche un principio di screzio tra Filippo Inzaghi e Alessandro Del Piero su chi dei due dovesse battere il rigore. Fu la classica partita in cui si ottenne il massimo con il minimo sforzo.

 

Kean e gli altri giovani arrivano in un periodo particolare per gli azzurri, dove si sta cercando di andare oltre il recente periodo buio culminato con la mancata qualificazione agli scorsi mondiali in Russia. Una ventata di freschezza a cui affidiamo le nostre speranze in vista dei prossimi incontri, augurandoci il meglio per questi ragazzi dal talento non ancora completamente sbocciato.

Sezione: Storia / Data: Sab 23 marzo 2019 alle 12:15
Autore: Andrea Lizzano
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