James Rodriguez rimarrà con ogni probabilità al Bayern Monaco, che eserciterà il diritto di riscatto di 42 milioni, fissato nell’estate 2017. A confermare la volontà del club tedesco è stato l’amministratore delegato Karl-Heinz Rummenigge, braccio destro del presidente Uli Hoeneß, ai microfoni di ‘AZ’.

“Sono fortemente convinto che l’anno prossimo James Rodriguez giocherà con il Bayern Monaco. Sono sicuro che Kovac conosce le sue qualità come le vedo anche io e che lui è felice qui. Abbiamo l’opzione da esercitare entro il 15 giugno, tutti qui siamo contenti con lui” ha dichiarato l’ad del club.

L’ex Real Madrid, Monaco e Porto non sta vivendo la miglior stagione della carriera: soltanto 20 presenze in tutte le competizioni con 3 goal e 4 assist. Numeri lontani da quelli dell’anno scorso, quando era stato forse il giocatore più importante della rosa del Bayern: 8 goal e 14 assist in 39 partite, un giocatore essenziale nel sistema di Heynckes. Il cambio di guida tecnica da ‘Herr Jupp’ a Niko Kovac è stato invece abbastanza sofferto dal colombiano.

A inizio stagione le voci di rottura tra il giocatore, l’allenatore e il club si erano fatte insistenti, tanto che i rumors parlavano di un interesse anche della Juventus. La ‘Bild’ raccontava anche di lamentele del giocatore per la poca considerazione di Kovac nei suoi confronti rispetto al predecessore. Problemi che sembrano rientrati nelle ultime settimane, dopo il rientro del ‘Bandido’ dall’infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori in autunno.

Nelle ultime sette partite ufficiali è sempre partito dal primo minuto e sembra aver conquistato la fiducia di Kovac, che sta provando a utilizzarlo soprattutto come interno di centrocampo per legare i reparti e dare qualità in mezzo. La concorrenza non gli manca, soprattutto quella di Leon Goretzka, giocatore in cui Kovac crede molto: James dovrà continuare a lottare per conquistarsi un posto gara dopo gara. Ma, a sentire Rummenigge, c’è tutta l’intenzione di farlo.

Sezione: Calciomercato / Data: Sab 09 marzo 2019 alle 14:12
Autore: Giorgio Dusi / Twitter: @Gio_Dusi
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