La miglior stagione della storia del club in Bundesliga, il sogno di qualificarsi in Champions League che si è fatto meno sogno e più obiettivo con il sorpasso sul Gladbach al quarto posto, la voglia di continuare a stupire in Europa League e provare a volare fino a Baku per la finale. L’Eintracht Francoforte ha più di un obiettivo da centrare nei prossimi due mesi di stagione, gli ultimi di un 2018/19 fin qui da ricordare. La strada però è ancora lunga, soprattutto rischia di essere più tortuosa con l’assenza di Sébastien Haller.

Il francese ex Utrecht si è fermato nel match vinto per 3-0 contro lo Stoccarda, in cui non è andato in rete. Ci hanno pensato di suoi compagni di reparto: Rebic protagonista e assist-man, Kostic autore di una doppietta, Jovic a chiudere con il terzo goal la partita. Per il francese non è stata la miglior giornata, nonostante una prima parte di gara entusiasmante. Poi a un quarto d’ora dal termine il numero 9 si è fermato per un problema muscolare addominale, come comunicato dall’Eintracht nelle ore successive la partita e da Hütter in conferenza stampa post-gara.

Quest’anno Haller ha saltato per intero soltanto una partita, il 2-2 con lo Shakhtar in Europa League. In 4 casi su 38 è entrato dalla panchina, 34 volte è stato titolare. Ha quindi già toccato quota 38 presenze ed è un irrinunciabile per il proprio allenatore. C’è tanto del suo lavoro nella striscia di 14 risultati utili consecutivi che dura da inizio 2019. Nelle ultime cinque vittorie consecutive dell’Eintracht in Bundesliga ha segnato tre goal e servito un assist. In Europa League ha realizzato la doppietta che ha steso lo Shakhtar al ritorno.

Le 'Adler' perdono quindi uno dei loro pezzi più importanti, almeno per la trasferta con lo Schalke di sabato 6 aprile con ogni probabilità. L’obiettivo rimane lo stesso: riaverlo pronto per il Benfica. L’11 aprile è segnato sul calendario e anche sulle magliette dei tifosi alla Commerzbank-Arena. Tifosi che, con Haller, sarebbero certamente più tranquilli.

Sezione: News / Data: Mar 02 aprile 2019 alle 09:30
Autore: Giorgio Dusi / Twitter: @Gio_Dusi
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