Era chiamata a confermarsi a livello europeo nella settimana più difficile della sua storia la squadra ha messo via le mille voci su le dimissioni di Gasperini o quelle delle liti con i giocatori

La Dea lo ha fatto con una prestazione delle sue andando a vincere dopo Anfield anche sul campo dell'Ajax squadra non facile da battere in campo Europeo un predominio atalantino dal primo all'ultimo minuto risolta da un gol dell'immenso Muriel 

Ajax e Atalanta si giocano gli ottavi di finale in un match spettacolare che fa rimanere gli spettatori con il fiato sospeso fino all’84’.

I ritmi si alzano soprattutto nel secondo tempo: nei primi 45 minuti le due avversarie si misurano con prudenza.

La Dea si chiude in difesa, gli olandesi, invece, non riescono a sfondare e a rendersi pericolosi. Neanche gli italiani riescono ad approfittare delle ripartenze in contropiede, complice anche una prestazione sottotono di Zapata, che non è capace di rendersi decisivo.

Decisamente diverso il secondo tempo, con le squadre molto più allungate che si affrontano a viso aperto.

A sfiorare il vantaggio sono prima gli uomini di Gasperini, poi gli avversari. A mantenere il punteggio fermo sullo 0-0 ci pensano gli errori da parte di entrambe le formazioni in area avversaria, che sprecano più volte la palla dell’1-0.

La svolta arriva al 79′, quando Gravenberch commette l’ennesimo fallo della serata e viene espulso dall’arbitro, lasciando i Lancieri in 10 uomini.

La superiorità numerica e l’ingresso di Muriel in campo sono decisivi per scandire l’1-0 della Dea. Al 85′ il colombiano sfrutta un grande lancio di Freuler e deposita la palla in rete con un sinistro vincente.

Il gol vale la qualificazione: l’Ajax ci mette il cuore, ma non riesce a segnare i due gol che avrebbero potuto rovinare la festa dell’Atalanta.

Sezione: Champions League / Data: Mer 09 dicembre 2020 alle 22:15
Autore: Emanuele Morabito
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