Partita vera quella giocata a Stanford Bridge ieri sera. Il nuovo Chelsea di Lampard contro il Valencia di Celades, neo allenatore degli spagnoli dopo l'esonero burrascoso di Marcelino.
Il Chelsea conferma gli undici che erano usciti vittoriosi dalla sfida - tanto importante quanto dispendiosa- in trasferta contro il Wolverhampton. Celades conferma dieci undicesimi rispetto alla sconfitta di domenica contro il Barcellona per 5 a 2.
La squadra inglese parte meglio: un inizio sprint caratterizzato dalle ottime giocate del giovane esordiente Mount. Lo stesso numero 19 deve però abbondare il campo per un infortunio muscolare. Dopo l'ingresso di Pedro, il Chelsea non riesce a sfondare come prima, viene bloccato da un centrocampo spagnolo compatto, abile a chiudersi in fase di non possesso e altrettanto capace di spingersi in avanti con fraseggi pericolosi al limite dell'area.
Le uniche iniziative blues provengono da William, l'esterno brasiliano preferito a Pulisic sembra poter dare una scossa ad un primo tempo privo di occasioni. Al 35' dopo una serpentina al limite dell'area scarica un destro potente che finisce alla destra di Cilessen. È la giusta carica per il Chelsea che tenta ripetutamente negli ultimi dieci minuti del primo tempo di portarsi in vantaggio. Prima con un lancio millimetrico dai 40 metri di Kovacic sui piedi di William che non riesce a battere a rete e poi con un mancino sul primo palo ancora di William abilmente respinto.
Le squadre vanno negli spogliatoi con uno 0 a 0 che rispecchia quanto visto in campo, più pericoloso il Chelsea nella fase iniziale e in quella finale ma non abbastanza per avere ragione del Valencia.
L'impressione generale è che la partita possa risolversi con la giocata di un singolo o da palla inattiva.
A inizio ripresa ci prova da punizione Marcos Alonso ma il suo tentativo trova la pronta risposta di Cilessen sul secondo palo.
Lampard vede che è il momento giusto di colpire e inserisce Giroud al posto di Zouma, arretrando Alonso e Azpilicuta come terzini e affidando il reparto offensivo al campione del mondo francese e al giovane Abraham.
Al minuto 74 cambia la partita: da palla inattiva Parejo inventa una traiettoria morbida in area per Rodrigo che - lasciato colpevolmente solo da Abraham - deposita il pallone in rete con un sinistro preciso e letale.
La reazione inglese non si vede, e Lampard si gioca sull'ultimo cambio inserendo Barkley per Kovacic (una scelta che si rivelerà fatale).
Il gioco del Chelsea che cerca di recuperare dallo svantaggio risulta impacciato, confuso, senza un'identità di gioco chiara. È questa probabilmente la maggior debolezza della squadra londinese; complici gli interpreti giovani, l'inesperienza del tecnico e le novità apportate, manca una coralità in tutti i reparti.
Dalla parte dei padroni di casa sembra esserci però la sorte. A cinque minuti dal novantesimo, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Wass impatta il pallone con l'avambraccio sinistro. Cakir lascia giocare ma dopo essere stato richiamato alla "On field review" assegna il penalty.
La gerarchia per la realizzazione dagli 11 metri è chiara: in primis Jorginho, poi William e infine Barkley. Il numero 8 blues però non vuole sentire ragioni, abbraccia il pallone e si dirige verso il dischetto con Jorginho visibilmente contrariato alla spalle.
Come accade il più delle volte, l'inglese fallisce il rigore: il destro si infrange sulla traversa e termina sul fondo.
Il Chelsea proverà invano fino all'ultimo ad acciuffare il pareggio, l'ultimo sussulto è di Christiansen che di testa sfiora il gol all'ultimo istante.
Finisce 0 a 1, fondamentale vittoria per il Valencia, la squadra spagnola in fermentazione per le vicende societarie è stata capace di saper aspettare il Chelsea e di colpirlo alla prima grande occasione.
Per gli uomini di Lampard servirà tempo e carattere e poco aiuta l'impegno domenicale contro il Liverpool in Premier League.
Altre notizie - Champions League
Altre notizie
- 22:35 La Juventus vince e vola agli ottavi, grande delusione per l'Atalanta
- 20:26 Champions League, le partite delle 18: vincono Chelsea e Wolfsburg
- 22:51 La Juventus batte lo Zenit e fa 3 su 3 in Champions League
- 22:40 CR7 spegne i sogni dell'Atalanta: il Manchester United vince 3 a 2
- 20:33 Champions League, ok Barça e Salisburgo i risultati delle gare delle ore 19
- 23:01 Champions League-I risulta delle partite delle 21
- 22:23 Champions League, il Milan perde ancora: il Porto vince 1 a 0
- 22:23 Champions League, prima vittoria per l'Inter: 3 a 1 contro lo Sheriff
- 20:30 Champions League, inizia la terza giornata: i risultati delle gare delle 19
- 23:12 Tutti i risultati della seconda giornata di Europa League
- 23:05 Europa League, la Lazio vince e sale al secondo posto
- 22:21 Partita pazza: contro lo Spartak arriva la prima sconfitta stagionale per il Napoli
- 20:55 Conference League, la Roma vince ancora: 3 a 0 in casa dello Zorya
- 20:00 Il ritorno del “Cacciatore”: Huntelaar torna in campo tra gli amatori
- 19:20 Milan, sirene francesi per Kessié: il PSG punta il “Presidente”
- 18:17 Il Bayern continua a dominare e punta alla vittoria della Champions League
- 18:13 Champions League, l’Atalanta vince e vola: tre punti per il primo posto
- 14:30 Vince lo United di Cristiano Ronaldo
- 14:00 Barcellona sempre più giù, sconfitta anche contro il Benfica 3 a 0
- 23:12 Champions League, lo Sheriff riscrive ancora la storia! Tutti i risultati
- 21:15 Inter ancora deludente in Champions, solo 0 a 0 contro lo Shakhtar
- 20:50 Champions League, inizia la seconda: vince l'Ajax, un punto per l'Inter
- 16:25 Le "Sette Sorelle" contro l'Europa: l'analisi delle avversarie dei club italiani
- 23:00 Napoli, Spalletti è l'uomo in più
- 21:56 Barcellona in piena crisi
- 11:14 il racconto della quinta giornata di Premier
- 22:57 Juve: partita regalata e altri punti persi. Sarà un’annata molto complicata
- 19:18 È tornata la dea
- 17:13 Il Liverpool vince e convince: Klopp sorride e sogna il Double
- 16:45 Inter, prestazione super. Post coppa si è ripresa, ora serve più convinzione in Europa.
- 22:05 Finalmente il campionato