Per tre quarti di gara non convince, ma, alla fine, la Juventus vince e fa sua l'edizione numero 201 del "Derby della Mole", superando per 2-1 i cugini del Torino. Un successo che risolleva indubbiamente il morale dopo il passo falso della scorsa settimana a Benevento e che potrebbe anche rappresentare un'autentica svolta stagionale per la squadra di Andrea Pirlo, un po' come avvenne nel campionato 2015-2016, con la stracittadina risolta in extremis da Cuadrado che diede il via a una clamorosa rimonta in classifica.

Un match, quello delle 18, iniziato con più di una difficoltà per i campioni d'Italia, passati in svantaggio al 9' sugli sviluppi di un calcio d'angolo in favore dei granata: nella circostanza, il pallone è rimasto all'interno dell'area zebrata e il più lesto di tutti è stato Nicolas Nkoulou, abile ad armare una conclusione precisa e a fil di palo da distanza ravvicinata, sulla quale Szczesny non ha potuto fare nulla.

Anziché scuotere CR7 e compagni, tuttavia, la rete del difensore originario del Camerun incrina ulteriormente le certezze di un reparto difensivo ancora troppo fragile e soltanto l'imprecisione di Zaza (e i riflessi del portiere della Vecchia Signora) impediscono al Toro di portarsi sul +2 a pochi minuti di distanza dalla prima marcatura.

Salvo un mancino a giro piuttosto velleitario dai 25 metri da parte di un ancora irriconoscibile Dybala, la Juventus nel primo tempo non riesce a produrre occasioni degne di nota e si deve passare ai secondi 45 minuti di gioco per incominciare a vedere qualche interruzione nel monologo dei calciatori del Torino, abili più del solito nel palleggio. Al 57', con una botta da fuori area, Cuadrado infila Sirigu ed esulta insieme ai suoi compagni, ma il VAR richiama l'attenzione dell'arbitro Orsato, il quale usufruisce dell'on field review e annulla la conclusione vincente del colombiano (nell'interpretazione del direttore di gara, Bonucci, in offside, ha ostacolato l'intervento difensivo di Lyanco).

I minuti passano, Pirlo attinge dalla panchina: dentro Ramsey per Kulusevski e, poco dopo, Alex Sandro per Danilo e McKennie per Rabiot. La Juve inizia ad alzare i giri del motore, i granata si asserragliano in difesa e sembrano poter resistere, almeno sino al 78', quando un cross perfetto dalla destra di Cuadrado pesca proprio McKennie tutto solo in area di rigore, con il texano che di testa fredda Sirigu.

È 1-1 e nei minuti successivi i padroni di casa ricercano con più convinzione la segnatura del 2-1, che arriva all'89', con un altro colpo di testa (questa volta di Bonucci) su un altro traversone meraviglioso di Cuadrado. Il capitano viene sommerso dall'abbraccio dei compagni e l'esultanza viene probabilmente ritenuta eccessiva da Orsato, che mette mano al taschino ed espelle Pinsoglio, terzo portiere della Vecchia Signora.

Nei sei minuti di recupero, divenuti poi sette per un infortunio al neoentrato Bernardeschi (out Dybala), non succede moltissimo e la Juventus conquista tre punti di vitale importanza per il suo cammino in Serie A. Ora il Milan, seppur con una partita in meno, è a sole tre lunghezze di distanza.

Sezione: Serie A / Data: Sab 05 dicembre 2020 alle 20:33
Autore: Alessandro Nidi
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