Luis Suarez è un nuovo giocatore dell’Atletico Madrid, che ha salutato Alvaro Morata, il quale è già (di nuovo) bianconero. Tra Pirlo e Simeone non c’è nessuno che non sia felice: se l’ex centrocampista bresciano appena prese le redini della prima squadra parrebbe proprio aver fatto il nome dell’ex compagno ai tempi della Juventus di Conte e Allegri, il Cholo può dirsi pienamente soddisfatto dalla caratura del proprio nuovo centravanti. Sia per la cifra tecnica di Suarez che per la sua esperienza, ma soprattutto per la sua garra. È un binomio, quello tra Simeone e Suarez, che promette molto bene vista l’attitudine di entrambi nell’affrontare le partite, i momenti chiave e quelli di maggior difficoltà. L’uruguaiano ha firmato, è ufficiale il suo ingaggio in quel di Madrid e in Italia ha lasciato solo vane speranze ed un vaso di Pandora da scoperchiare completamente, quello che riguarda la facilità con cui si superano gli esami per diventare cittadini italiani all’Università per Stranieri di Perugia. C’era già un’indagine in corso da mesi, ma la risonanza mediatica del caso Suarez rende inevitabile che si spenda un pensiero anche su questa vicenda, collaterale al mondo del calcio, ma che ci fa capire ancora una volta quanto ci sarebbe da cambiare in un Paese che facilita il raggiungimento della cittadinanza a chi muove milioni, mentre chi magari vive in Italia da sempre, ha frequentato le scuole in Italia, l’unica lingua che parla è l’italiano e del suo Paese d’origine ne ha solo sentito parlare, invece deve sognare e sperare. Non è giusto e non è così che deve continuare ad essere. Questa è l’unica, involontaria, ma importante eredità che ha lasciato Luis Suarez nel suo brevissimo periodo speso in Italia: un vero e proprio vaso di Pandora di cui dovrà occuparsi la giustizia per quel che riguarda l’Università per Stranieri di Perugia e la politica per quel che riguarda l’iter per diventare italiani per i cittadini. Il calcio, però, è argomento più frivolo e leggero e si presta a seguire emozioni e umori. Ed è di calcio che ora si vuol tornare a parlare: sfumato l’arrivo in bianconero del Pistolero, si è concretizzato quello in rojiblanco. Tra la voglia di stupire ancora sé stesso in un contesto diametralmente opposto a quello in cui ha vissuto in blaugrana e il desiderio di far rimpiangere Koeman e la dirigenza del Barça per averlo dato per bollito, la nuova avventura di Luis Suarez all’Atletico Madrid è una di quelle che ci appresteremo a seguire con grande attenzione anche dall’Italia, chiedendoci se avrebbe fatto le stesse cose anche con la maglia bianconera addosso, cittadinanza italiana permettendo.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 24 settembre 2020 alle 12:00
Autore: Luca Vendrame
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